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Cos'èIn questo documento, promosso dal sistema economico provinciale
tramite la Camera di Commercio, sono riassunte le nostre consapevolezze
e i nostri impegni per costruire insieme un futuro migliore
rispetto al presente che la crisi ci ha consegnato. -
Di chi è?La Carta vuole essere, nelle intenzioni dei proponenti,
patrimonio di tutti. -
Perché ora?Perché il tempo è scaduto, perché l’economia è in affanno!
Perché con essa lo è la sopravvivenza di tanti punti di riferimento del nostro vivere
quotidiano che hanno contribuito sin qui a garantire benessere e prosperità. -
Le certezzeLa crisi ci ha indebolito, lo sappiamo bene. Continuare a ripeterlo non serve!
Riprendiamoci il nostro destino, insieme.
Rinnovandoci nel modo di pensare e di agire! -
1. Essere attori e non spettatori del cambiamentoEsserci e farci coinvolgere innanzitutto! Per progettare il futuro assieme ad Istituzioni
più leggere ed efficienti. Per questo ci impegniamo a fornire idee,
a garantire proposte di metodo e merito. Ad esserci. Sempre. -
2. Dimostrarci al passo con i tempiDobbiamo adeguarci a un sistema competitivo in rapida evoluzione.
Significa «semplicemente» cambiare mentalità.
Nel modello che governa lavoro, educazione e stato sociale... -
3. Essere riconosciuti come la terra dell’alleanzaPordenone è crocevia, territorio ponte e cerniera tra passato e futuro,
tra est e ovest, tra nord e sud. Una virtù, da valorizzare.
Per essere fulcro, transito e trampolino... -
4. Un nuovo sistema produttivoLa manifattura, indebolita dalla crisi, rimane valore fondante della nostra identità territoriale,
ma deve integrarsi con i settori in via di sviluppo per rappresentare il cuore
del nostro sistema economico e sociale... -
5. Promuovere l’economia delle esperienzeValorizzare ed integrare ciò che con moto spontaneo il Territorio sta facendo sbocciare,
oltre al manifatturiero: si chiama «economia delle esperienze»,
affermato fenomeno della società terziaria... -
6. Diversificare e integrare i settori produttiviOggi l’impresa è innovativa e competitiva non solo per le sue dimensioni
e le sue capacità di investimento, ma grazie all’estensione e articolazione
delle sue reti: di mercato, di collaborazione, di supporto alle nuove funzioni... -
7. Ripartire dai giovaniInvestire con decisione nel capitale umano per formare i nuovi imprenditori,
i nuovi professionisti, i nuovi tecnici, i nuovi operai, alla luce delle rapide evoluzioni tecnologiche
e della facile contaminazione di saperi e culture diverse... -
8. Tutto questo vogliamo farlo insieme, condividendoVogliamo condividere queste priorità, farle diventare patrimonio di consapevolezza,
volontà comuni e oggetto di un nuovo programma di rilancio territoriale sostenuto
da un impegno di tutti gli stakeholder.
L’Obiettivo

Fornire agli stakeholder spunti per elaborare le azioni di governo dello sviluppo economico e sociale dinnanzi a una crisi che appare sempre più metamorfosi di sistema, è l’obiettivo principale dello studio – un progetto di animazione e progettazione – affidato da CCIAA Pordenone al Consorzio AASTER diretto dall’editorialista del Sole24Ore e sociologo, Aldo Bonomi. Il materiale raccolto costituisce la base per l’elaborazione di una nuova visione dell’identità territoriale e del posizionamento strategico dell’area di Pordenone nel contesto del Nord Est.
Il Contesto

Necessità e urgenza di mobilitare e rilanciare l’iniziativa politica della società locale avendo ben presente che essa deve esprimersi all’interno di un salto di paradigma che ridefinisce l’ambito nel quale si confrontano dialetticamente gli interessi socioeconomici. Tale mutamento di paradigma, che si esprime come tensione tra istanze di sviluppo economico sovra territoriali e forme di organizzazione socioeconomiche locali, implica un profondo ripensamento delle forme di governance territoriale delle fenomenologie che vengono a prodursi nel nuovo contesto.
Le Attività operative

Sono state effettuate decine di interviste a testimoni e stakeholder delle aree: urbana, periurbana, vasta del Pordenonese e della piattaforma produttiva pedemontana. Hanno «parlato» le medie imprese manifatturiere leader del Made in Italy, il capitalismo molecolare, le associazioni di rappresentanza delle imprese, del lavoro, delle professioni, le reti delle utilities, del credito e della finanza, delle infrastrutture e dei nodi logistici, fiere ed esposizioni, cultura, brand territoriali, saperi accademici, delle professioni, di servizio alle persone e degli enti locali.
L’Obiettivo

Fornire agli stakeholder spunti per elaborare le azioni di governo dello sviluppo economico e sociale dinnanzi a una crisi che appare sempre più metamorfosi di sistema, è l’obiettivo principale dello studio – un progetto di animazione e progettazione – affidato da CCIAA Pordenone al Consorzio AASTER diretto dall’editorialista del Sole24Ore e sociologo, Aldo Bonomi. Il materiale raccolto costituisce la base per l’elaborazione di una nuova visione dell’identità territoriale e del posizionamento strategico dell’area di Pordenone nel contesto del Nord Est.
Il Contesto

Necessità e urgenza di mobilitare e rilanciare l’iniziativa politica della società locale avendo ben presente che essa deve esprimersi all’interno di un salto di paradigma che ridefinisce l’ambito nel quale si confrontano dialetticamente gli interessi socioeconomici.
Tale mutamento di paradigma, che si esprime come tensione tra istanze di sviluppo economico sovra territoriali e forme di organizzazione socioeconomiche locali, implica un profondo ripensamento delle forme di governance territoriale delle fenomenologie che vengono a prodursi nel nuovo contesto.
Le Attività operative

Sono state effettuate decine di interviste a testimoni e stakeholder delle aree: urbana, periurbana, vasta del Pordenonese e della piattaforma produttiva pedemontana. Hanno «parlato» le medie imprese manifatturiere leader del Made in Italy, il capitalismo molecolare, le associazioni di rappresentanza delle imprese, del lavoro, delle professioni, le reti delle utilities, del credito e della finanza, delle infrastrutture e dei nodi logistici, fiere ed esposizioni, cultura, brand territoriali, saperi accademici, delle professioni, di servizio alle persone e degli enti locali.
con il sostegno di

e la partecipazione di
